Un lungo percorso
Grazie all'impegno costante dell'équipe di animatori guidati da P Martellozzo, le BdC hanno visto nel tempo una crescita numerica esponenziale.
A partire da alcune esperienze – concrete e di successo, il semplice passaparola da villaggio a villaggio ha fatto si che molte comunità si attivassero e si rivolgessero alla Chiesa di Mongo chiedendo espressamente un supporto per avviare una BdC in seno al proprio villaggio. E' così che il numero delle BdC comprese nella rete della Chiesa Cattolica di Mongo è passato da 5 nel 2003, a 10 nel 2004, a 25 nel 2005 e 104 nel 2006. Nel marzo 2010 sono state censite 147 BdC, nel gennaio 2011 il numero era già salito a 216...Oggi sono più di 300.
Punti di forza della rete fin dalla sua genesi: il radicamento profondo nel tessuto locale e la responsabilizzazione effettiva degli attori, garanzia della sostenibilità nel tempo.
Punto debole: l'informalità a fronte del grande numero, con conseguente scarsa efficienza nelle pratiche di gestione e nessuna visibilità istituzionale, che si rivela un pericoloso tallone d'Achille, trasformandosi in esclusione dalle sedi di pianificazione dei programmi governativi di assistenza e sviluppo.
Un dato, questo, emerso in tutta la sua criticità nel 2009/2010, quando a seguito di una grave crisi alimentare il Guéra divenne area prioritaria nell'assegnazione dei fondi per la cooperazione e oggetto di attenzione da parte di una pluralità di agenzie interessate a conseguire una leadership nella regione.
Da qui l'esigenza, per la rete informale delle BdC, di evolvere verso un modello federativo: per ufficializzare la propria presenza sul territorio, difendere la qualità del servizio offerto alle comunità e mettere a frutto un immenso potenziale a beneficio della popolazione.
A partire da alcune esperienze – concrete e di successo, il semplice passaparola da villaggio a villaggio ha fatto si che molte comunità si attivassero e si rivolgessero alla Chiesa di Mongo chiedendo espressamente un supporto per avviare una BdC in seno al proprio villaggio. E' così che il numero delle BdC comprese nella rete della Chiesa Cattolica di Mongo è passato da 5 nel 2003, a 10 nel 2004, a 25 nel 2005 e 104 nel 2006. Nel marzo 2010 sono state censite 147 BdC, nel gennaio 2011 il numero era già salito a 216...Oggi sono più di 300.
Punti di forza della rete fin dalla sua genesi: il radicamento profondo nel tessuto locale e la responsabilizzazione effettiva degli attori, garanzia della sostenibilità nel tempo.
Punto debole: l'informalità a fronte del grande numero, con conseguente scarsa efficienza nelle pratiche di gestione e nessuna visibilità istituzionale, che si rivela un pericoloso tallone d'Achille, trasformandosi in esclusione dalle sedi di pianificazione dei programmi governativi di assistenza e sviluppo.
Un dato, questo, emerso in tutta la sua criticità nel 2009/2010, quando a seguito di una grave crisi alimentare il Guéra divenne area prioritaria nell'assegnazione dei fondi per la cooperazione e oggetto di attenzione da parte di una pluralità di agenzie interessate a conseguire una leadership nella regione.
Da qui l'esigenza, per la rete informale delle BdC, di evolvere verso un modello federativo: per ufficializzare la propria presenza sul territorio, difendere la qualità del servizio offerto alle comunità e mettere a frutto un immenso potenziale a beneficio della popolazione.